Allarme clima per i mari. Fanno sempre più paura gli oceani e il rischio legato al surriscaldamento globale di un aumento dei livelli. Con le piccole isole del Pacifico che sarebbero le più esposte e le prime a essere colpite.
Senza dimenticare alcune grandi città del mondo come New York e altre simbolicamente 'fragili' come Venezia. Quest'anno la Giornata mondiale dell'Ambiente - che si celebra oggi - così come ha deciso di costruirlo il Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep), è dedicata ai rischi che corrono alcuni Stati per via dei cambiamenti climatici, con una serie di campagne che si rincorrono sui social network (da twitter a Instagram) ed eventi sparsi per il Pianeta. E anche alcuni vip lanciano un appello sul sito dell'Unep: Don Cheadle, Yaya Touré, Gisele Bündchen and Ian Somerhalder chiedono di intraprendere eco-azioni per ridurre l'inquinamento.
Quest'anno è anche l'anno internazionale dei piccoli Stati insulari (che sarà celebrato con una Conferenza dell'Onu a settembre a Apia a Samoa e sarà concentrata sulla cooperazione per lo sviluppo sostenibile). E l'attenzione del mondo per esempio si è rivolta già ai Caraibi, a partire dalle Barbados (che invita a fare dei 'selfie' per sensibilizzare l'opinione pubblica) dove si è svolto un primo incontro dei governi delle piccole isole. Lo slogan parla chiaro: alzare la voce ma non il livello dei mari. Le piccole isole, che custodiscono oltre il 30% delle 50 maggiori zone economiche del mondo, sono la casa di quasi 63 milioni di persone; e svolgono un ruolo importante nella protezione degli oceani. Il rischio - secondo gli ultimi studi - è che entro il 2100 potrebbe esserci a causa dei cambiamenti climatici un innalzamento del livello del mare fino a due metri: Maldive, Kiribati e Tuvalu sarebbero le prime vittime.
''Le piccole isole - dice il direttore esecutivo dell'Unep, Achim Steiner - contribuiscono poco al problema dei cambiamenti climatici, meno di 1% delle emissioni globali; eppure sono particolarmente vulnerabili sia per questioni naturali che per la bassa resilienza economica, oltre che per la limitata capacità di mitigazione e adattamento''. Molti gli eventi e le iniziative nel mondo: in Australia a Port Phillip si uniranno insieme genitori e bambini per un eco-tour educativo (a Perth ci si dedicherà alle spiagge); nel Regno Unito a Strabane e Irlanda del nord con dei festival ad hoc tra luglio e agosto; in Giordania ad Amman il tema sarà il risparmio idrico. In Europa a Bruxelles con la campagna 'Green up' dove saranno forniti consigli sul riciclo, sull'efficienza energetica, ma anche a Ginevra e a Sarajevo.
Il Wwf riaccende i riflettori sull'Amazzonia e sui motivi che ne stanno causando la deforestazione. Inoltre, l'associazione del Panda (nell'ambito di One Planet Food) sta sviluppando, grazie alla collaborazione con Auchan e Simply, una campagna contro lo spreco alimentare. Infine anche il ministero dell'Ambiente per il 5 giugno ha intenzione di rilanciare il Programma nazionale di prevenzione allo spreco alimentare con l'introduzione di alcuni consigli ad hoc.
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