Negli ultimi venticinque anni si è preso il 28 per cento della terra coltivata e la superficie agricola utilizzabile è scesa a 12,8 milioni di ettari "per colpa della cementificazione e dell'abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato". E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti in vista della 46esima edizione di Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra che si celebra in tutto il mondo il 22 aprile. Solo una pianta da frutto su tre - sottolinea la Coldiretti - si è salvata negli ultimi quindici anni, con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti, "che rischiano di far perdere all'Italia il primato europeo nella produzione di una delle componenti base della dieta mediterranea". La situazione - continua la Coldiretti - non è migliore per le fattorie, da dove sono scomparsi 2 milioni di animali tra mucche, maiali e pecore negli ultimi dieci anni, con il pericolo di estinzione per le razze storiche e lo spopolamento delle aree interne e montane, "ma a rischio - conclude l'organizzazione agricola - c'è anche il primato dell'enogastronomia Made in Italy con la dipendenza dall'estero che per carne, salumi, latte formaggi che è vicina al 40%".
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