L'uragano Matthew, che dalle Bahamas si sta dirigendo verso le coste della Florida, è un violento ciclone tropicale attualmente classificato nella categoria 4 della scala Saffir-Simpson, che ordina gli uragani in cinque categorie sulla base sull'intensità dei venti al suolo. Questa scala viene utilizzata per descrivere gli uragani che si formano sull'Atlantico e sul Pacifico settentrionale e fornisce anche indicazioni sui possibili danni, dalle alluvioni alle frane.
Per tutte le altre zone, dove questi violenti fenomeni meteorologici si chiamano cicloni o tifoni, vengono adottate scale di tipo diverso. Gli uragani che rientrano nella categoria 4 della scala Saffir-Simpson, quella di Matthew, sono in grado di provocare danni catastrofici, accompagnati da venti che soffiano a velocità comprese fra 209 e 251 chilometri orari. Un'energia tale da provocare crolli e alluvioni, sradicare alberi o spezzarne tronchi e rami, danneggiare le linee elettriche e isolare intere aree. Prima di Matthew, il più recente uragano di categoria 4 è stato Joaquin e si è abbattuto su Bahamas e Bermuda nel 2015; andando indietro nel tempo si risale ad Hazel, che nel 1954 ha devastato le coste di North e South Carolina.
Il livello più basso della scala Saffir-Simpson, la categoria 1, corrisponde a venti che raggiungono velocità comprese fra 119 e 153 chilometri l'ora, in grado di provocare danni seri ma non catastrofici. La categoria 2, che corrisponde a venti che vanno da 155 a 177 chilometri orari, corrisponde a danni estesi, con raffiche in grado di danneggiare tetti e moli. Nella categoria 3 rientrano gli uragani accompagnati da venti che soffiano a velocità comprese fra 178 e 208 chilometri orari, in grado di procurare danni devastanti, compresi danni strutturali agli edifici e inondazioni. Al vertice della scala c'è la categoria 5, nella quale rientrano gli uragani accompagnati da venti che soffiano a velocità superiori a 252 chilometri orari. Gli effetti sono catastrofici, fino alla distruzione degli edifici e costruzioni a ridosso delle coste, alberi sradicati e spezzati, isolamento di intere zone. L'ultimo uragano di questa categoria è stato Felix, che nel 2007 si è abbattuto sulle coste di Caraibi e Venezuela.
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