(di Mattia Bernardo Bagnoli)
Sarebbe ancora troppo presto per "tirare le conclusioni" sulle
ragioni del disastro aereo di Natale, anche se le autorità russe
tornano ad escludere l'ipotesi dell'attentato terroristico come
"causa principale" dell'incidente del Tupolev Tu-154 che ha
provocato la morte di 92 persone. Intanto i sommozzatori hanno
rinvenuto una delle tre scatole nere dell'apparecchio e gli
esperti dell'Istituto Centrale di Ricerca Scientifica delle
Forze Aeree a Lyubertsy hanno già iniziato a decifrare i dati.
Allo stesso tempo, però, è comparso un testimone oculare, una
guardia costiera, che al Kommersant ha raccontato di aver visto
il velivolo "perdere rapidamente quota" fino a raggiungere il
livello del mare, con la prua verso l'alto, "simile a una
motocicletta impegnata in un'impennata"; la coda avrebbe quindi
impattato sull'acqua provocando la rottura della fusoliera. La
pista, al momento, resta insomma la stessa: errore umano o
guasto tecnico. Ma il ministro dei Trasporti Maxim Sokolov ha
sottolineato di non voler avanzare ipotesi di alcun tipo per non
"influenzare" il lavoro degli investigatori - sebbene si sia poi
sbilanciato nel definire "irragionevole" l'ipotesi, avanzata da
alcuni commentatori, di spedire definitivamente in pensione i
vetusti Tupolev 154 ancora in dotazione alle forze armate. Che,
ad ogni modo, in via precauzionale hanno decretato lo stop al
loro impiego sino a che l'inchiesta non avrà fatto luce su
quanto accaduto al largo delle coste di Sochi. Qui le operazioni
di ricerca vanno avanti a pieno ritmo e i soccorritori hanno
rinvenuto e portato a terra diversi rottami del velivolo. In
tutto poi sono 12 i corpi sino adesso ritrovati (oltre a 156
resti umani). La Russia, dopo aver effettuato un giorno di lutto
nazionale, è ancora sotto shock per la tragedia, che oltre ai
membri dell'equipaggio ha spezzato le vite di 64 membri del
celebre coro dell'Armata Rossa (compreso il suo direttore Valery
Khalilov), diversi giornalisti dei principali network televisivi
e l'attivista per i diritti umani Elizaveta Glinka (conosciuta
anche come Dr. Liza). Una perdita definita da molti osservatori
come "devastante". La scatola nera rinvenuta contiene i
principali parametri del volo fino agli ultimi istanti di vita
dell'aereo e dunque, ha sottolineato Sokolov, sono dati molto
importanti "per ulteriori indagini". Il ministro ha poi aggiunto
di aver ricevuto "informazioni" sul possibile ritrovamento delle
altre scatole nere via radar: dovranno aggiungere altri tasselli
al mosaico.
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