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In evidenza
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Giornata di passaggi di consegne a
Parigi alla vigilia di Natale. Progressivamente, i ministri del
nuovo governo francese entrano in carica con l'ottimismo del
premier, Francois Bayrou, convinto che riuscirà ad evitare la
sfiducia, che ha invece affossato Michel Barnier. ''Sono
convinto che l'azione definita davanti a voi e davanti alla
squadra di governo ci consentirà di non venire censurati'', ha
dichiarato Bayrou, dopo l'annuncio dei nuovi ministri ieri sera.
Il nuovo ministro dell'Economia ed ex direttore generale della
Cassa Depositi e Prestiti di Parigi nonché numero uno di
Generali France, Eric Lombard, è entrato in funzione già da ieri
sera, al posto del giovane Antoine Armand. Presentato da Bayrou
come un uomo di sinistra, Lombard ha immediatamente lanciato un
appello a ''trattare il nostro male endemico, il deficit''. Il
risanamento dei conti pubblici è infatti la prima sfida che
incombe al nuovo governo di Francois Bayrou, con l'urgenza di
adottare una legge di bilancio per il 2025. Tra le personalità
di peso nominate ieri, due ex primi ministri, Elisabeth Borne e
Manuel Valls, ottengono rispettivamente il ministero
dell'Istruzione e quello dei terrritori d'Oltremare, in piena
crisi dovuta al ciclone Chido a Mayotte. Gérald Darmanin va al
ministero della Giustizia mentre Bruno Retailleau viene
confermato al ministero dell'Interno.
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