/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morte Magherini, 4 carabinieri tra i 9 indagati

Morte Magherini, 4 carabinieri tra i 9 indagati

Si profila una nuova autopsia. I militari sono indagati con l'ipotesi di accusa di omicidio preterintenzionale

FIRENZE, 30 aprile 2014, 21:10

Redazione ANSA

ANSACheck

Riccardo Magherini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccardo Magherini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Riccardo Magherini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono indagati i quattro carabinieri che intervennero per arrestare Riccardo Magherini, morto il 3 marzo scorso a Firenze. Hanno ricevuto un avviso di garanzia anche i cinque sanitari che portarono i primi soccorsi. Per i militari l'accusa sarebbe di omicidio preterintenzionale mentre per i sanitari di omicidio colposo. La conferma dell'avviso di garanzia per i nove indagati arriva dall'avvocato Francesco Maresca, a cui si sono rivolti i quattro carabinieri. Il legale  ribadisce "totale e assoluta fiducia nel lavoro del pm Luigi Bocciolini, che farà chiarezza".

L'iscrizione nel registro degli indagati dei quattro carabinieri e dei cinque sanitari coinvolti nell'inchiesta sulla vicenda è la conseguenza della denuncia presentata dalla famiglia Magherini, in procura a Firenze. La denuncia, presentata con il legale della famiglia Magherini, l'avvocato Fabio Anselmo, era stata annunciata domenica scorsa. Nel documento venivano ipotizzati i reati ora contestati dalla procura: omicidio preterintenzionale per i carabinieri e omicidio colposo per i sanitari. L'iscrizione nel registro degli indagati consentirà ai carabinieri e ai sanitari di nominare propri consulenti in caso di nuovi accertamenti tecnico-scientifici  Dopo la denuncia, la procura di Firenze ha deciso di sequestrare la salma e di bloccare il permesso per la sua sepoltura. Lo dice Fabio Anselmo, legale della famiglia Magherini, per il quale questo presuppone che "sarà effettuata una nuova autopsia".

Attraverso il loro legale, intanto, i carabinieri coinvolti invitano tutti "ad abbassare i toni e a non speculare sulla vicenda del povero Magherini", ritenendo che "debba cessare questo battage mediatico". I militari negano "ogni addebito" e Maresca annuncia la nomina di un consulente per effettuare ulteriori accertamenti.

''L'intervento dei carabinieri - spiega Maresca - è stato svolto nell'interesse del cittadino e dei cittadini, con tutte le precauzioni del caso, secondo il protocollo, nel pieno rispetto della legge come sempre fa l'Arma dei carabinieri. Magherini appariva fortemente alterato - prosegue il legale - e i militari sono intervenuti prima di tutto nel suo interesse, per mettere in sicurezza la situazione e consentire, prima possibile, l'intervento dei sanitari''. Ribadendo la vicinanza alla famiglia Magherini, Maresca, insieme ai carabinieri, ritiene ''si debba immediatamente interrompere questa ripetuta diffusione mediatica circa comportamenti non consoni dei militari che negano fortemente ogni addebito, e si mettono a disposizione del pm per ogni accertamento''. L'avvocato diffida, pertanto, ''chiunque anche sui social network, dove è stata sviluppata una campagna di attacco verso i militari, che va ad offendere l'onore e il decoro personale e professionale degli stessi. Ognuno risponderà delle dichiarazioni che fa e del modo con il quale vengono utilizzate queste dichiarazioni''

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza