Un nuovo metodo antifrode per testare
l'olio extravergine di oliva in modo più economico e veloce
rispetto a pratiche esistenti è stato ideato da un gruppo di
ricercatori dell'Università di Pisa. Il metodo permette di
quantificare la concentrazione di quattro pigmenti principali
dell'olio: luteina, feofitina-a, feofitina-b e β-carotene. Nella
pratica si inserisce l'olio in una celletta in quarzo e si
acquisisce lo spettro da cui si capisce subito se l'olio è stato
contraffatto o meno.
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