Ha ucciso il caporeparto della cartiera dove lavorava a Porcari di Lucca e poi si è consegnato ai carabinieri. L'omicidio si è verificato stamattina verso le 7.
La vittima, Francesco Sodini, 52 anni, è stata colpita sotto casa da numerosi colpi di pistola esplodi da Massimo Donatini, 43. Secondo le prime informazioni, dopo circa mezzora l'assassino si è presentato al comando provinciale dei carabinieri consegnando la pistola e confessando di avere ucciso il suo capo per 'dissidi sul posto di lavoro'. L'omicidio è avenuto sotto gli occhi della moglie del caporeparto che si è affacciata alla finestra dopo aver sentito i primi colpi. Tra le ipotesi quelle che l'operaio abbia fatto fuoco per paura di essere licenziato. Ma, spiega il sindaco di Porcari, Alberto Baccini, nella zona non ci sono particolari motivi di tensione economica e sociale: il setore carta ha assorbito la crisi meglio di altri e a Porcari, una delle 'capitali' della produzione di carta, ci sono 6.000 posti di lavoro, cresciuti addirittura rispetto al 2008.
Il caporeparto ucciso stamani a Lucca era responsabile del settore caldaie negli stabilimenti di Diecimo e Porcari delle cartiere del gruppo Lucart. Sodini lavorava nello stabilimento di Porcari che conta alcune centinaia di dipendenti. In tutto, il gruppo Lucart ha più di mille lavoratori. La crisi, spiega chi lavora nelle cartiere, si è fatta sentire anche nel settore ma per gli stabilimenti Lucart non ci sono situazioni di gravi difficoltà. Al 31 marzo scorso si è chiusa una procedura di mobilità che ha interessato una sessantina di persone nei tre stabilimenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA