Cominciato davanti al tribunale di Firenze un processo per calunnia ad Amanda Knox che in più dichiarazioni, anche nel processo di primo grado per l'omicidio di Meredith Kercher, affermò di esser stata 'forzata' dagli investigatori della polizia e da un'interprete a dire che era stata nella casa del delitto insieme a Patrick Lumumba, che fu coinvolto nell'inchiesta proprio a causa delle frasi dell'americana e poi riconosciuto come estraneo alla vicenda.
Sempre Knox, disse di aver subìto dagli agenti, nei giorni successivi al delitto, una forte pressione culminata, a suo dire, perfino in maltrattamenti, affinché facesse alcune affermazioni. Per queste circostanze da lei riferite, che vennero classificate come calunnie, la procura di Perugia aprì un fascicolo. Successivamente davanti al giudice monocratico di Perugia fu evidenziato che, eventualmente, tra le persone offese dalla calunnia, ci sarebbe stato anche il pm Giuliano Mignini in quanto titolare dell'indagine. A questo punto, essendo coinvolto un magistrato di Perugia, per competenza il fascicolo è stato trasferito al tribunale del capoluogo toscano. Dopo la prima udienza di smistamento, la prossima è stata fissata al 3 settembre 2015.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA