Nel corso del 2015 sono stati 1185 gli utenti dell'Help center di Firenze - il 'presidio sociale' all'interno della stazione fiorentina di Santa Maria Novella gestito dall'associazione Acisjf -, ai quali è stato dato ascolto e un aiuto, che fosse un alloggio, un lavoro, un corso di formazione. Di questi la quasi totalità sono stati stranieri, per lo più donne. Complessivamente gli accessi all'Help center sono stati 3.491. Il bilancio è stato diffuso in occasione della fine dei corsi di formazione, tenuti alla stazione, con la consegna degli attestati da parte dell'assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro: una settantina gli studenti presenti, tra africani, europei e latino americani oltre ai 14 insegnanti volontari e ad Andrea Radicchi, direttore dell'Osservatorio nazionale per il disagio nelle stazioni. In totale sono state 163 le persone che hanno frequentato le lezioni, di italiano, informatica e anche inglese, quest'ultime molto ricercate.
Riguardo agli altri campi di intervento dell'Help center - che ha totalizzato l'anno scorso 10.511 ore di volontariato - nel 2015 sono stati 18.983 i pernottamenti offerti, tra Casa Serena, camere al Fuligno e ostelli (la struttura si occupa anche dell'ospitalità legata al progetto promosso dal Comune per l'accoglienza invernale): per lo più l'accoglienza ha riguardato mamme con minori, donne sole in cerca di occupazione o con alle
spalle problemi di dipendenza ormai superati, famiglie sfrattate. I pasti erogati sono stati 23.360, oltre mille i pacchi alimentari, 17 le persone seguite nella ricerca di una casa autonoma o di un lavoro. L'anno appena trascorso ha visto anche un incremento del personale dell'Help center, con un nuovo operatore specializzato, un direttore della struttura e un assistente sociale del Comune oltre a quello dell'associazione, e 11 nuovi
giovani volontari. A sua volta Acisjf ha visto l'ingresso di nuovi soci. Da settembre scorso l'Help center, è stato ancora spiegato, è stato strutturalmente inserito all'interno del sistema formale dei servizi per il contrasto alla povertà e per l'inclusione sociale. Inoltre le attività ed i servizi resi presso l'Help center devono intendersi come organici al sistema delle prestazioni erogate dai servizi sociali istituzionali: importante, si sottolinea, la sinergia sviluppatasi con la rete dei servizi sociali del Comune di Firenze.
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