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Italo-palestinesi, non sfruttate Bartali

Italo-palestinesi, non sfruttate Bartali

Pedalata a Firenze contro il via da Israele del Giro 2018

FIRENZE, 25 novembre 2017, 16:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ginone è sempre stato dalla parte dei più deboli e non avrebbe mai messo la propria immagine a servizio di uno stato di apartheid come quello di Israele, che sfrutta, pagando suon di milioni, il Giro d'Italia per rifarsi l'immagine". E' l'accusa dell'Associazione di Amicizia Italo-Palestinese, che oggi a Firenze ha dato vita a un corteo in bicicletta dal centro storico fino al museo 'Gino Bartali' di Ponte a Ema, per chiedere che il Giro d'Italia 2018 non prenda il via da Israele. La corsa rosa partirà, infatti, da Gerusalemme in ricordo del campione toscano, dichiarato 'Giusto fra le nazioni' per il suo impegno negli anni della Shoah a favore di centinaia di ebrei italiani, salvati dalla deportazione nei campi di concentramento. I manifestanti hanno esposto una grande bandiera palestinese davanti al museo, in segno di protesta contro questa decisione. "No allo sfruttamento dell'immagine di Bartali", dicono.
   

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