Dal ricordo degli 'angeli del
fango', al sacrificio dell'operaio dell'acquedotto comunale
Carlo Maggiorelli, che non lasciò il posto di lavoro per fare il
suo dovere restando travolto dalla furia dell'Arno. Così a
Firenze le iniziative per il 52/o anniversario dell'alluvione
del 4 novembre 1966. A Nave a Rovezzano è stata scoperta una
nuova targa toponomastica dedicata a Carlo Maggiorelli,
l'operaio dell'acquedotto comunale che non volle lasciare il
posto di lavoro nonostante il pericolo e sacrificò la sua vita.
Sulla targa c'è scritto "Carlo Maggiorelli operaio
dell'acquedotto morto sul lavoro". Erano presenti i familiari.
La mattina un mazzo di fiori è stato inviato dal sindaco Dario
Nardella perché venisse deposto sulla tomba di Maggiorelli al
cimitero di San Felice a Ema. Tra le cerimonie una messa del
cardinale Ennio Antonelli sul ponte alle Grazie e benedizione
del fiume. Alle cerimonie del mattino ha partecipato il gruppo
'Carabinieri Angeli del Fango', che si prodigarono tutta
l'emergenza.
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