In carcere a Massa
(Massa Carrara) da due anni, per scontare una pena di otto,
aveva messo in piedi un 'giro' di spaccio tra i detenuti molto
redditizio. La cocaina, che veniva venduta al quadruplo del
valore di una dose, veniva consegnata da un infermiere
professionista che aveva libero accesso a tutte le aree del
carcere e che veniva rifornito dai familiari del detenuto. Lo
stupefacente arrivava accompagnato da lettere d'amore della
compagna dell'uomo. L'indagine della procura di Massa è stata
portata a termine dal nucleo investigativo dei carabinieri con
la polizia penitenziaria. Quattro misure cautelari di cui 2 in
carcere (per il capo dell'organizzazione e un altro detenuto suo
braccio destro), una agli arresti domiciliari e un divieto di
accedere al penitenziario (per l'infermiere). Altre 4 persone
sono indagate, a vario titolo, per il reperimento dello
stupefacente. Oltre al traffico di droga contestata l'estorsione
a carico di detenuti e dei loro familiari se non pagavano la
droga.
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