Un robot subacqueo autonomo per
'contare' le bolle di anidride carbonica presenti nelle acque
marine. E' l'esperimento, il primo del genere, condotto
sull'isola di Vulcano da un team italo-tedesco, composto da
ricercatori del nodo Isme dell'Università di Firenze e della
Jacobs University di Brema. I vulcani sul fondo del mare, si
spiega, rappresentano un laboratorio naturale per studiare gli
effetti negativi dell'anidride carbonica e della maggiore
acidificazione delle acque sulla biodiversità. Dalle bocche dei
loro crateri fuoriescono numerosissime bolle di anidride
carbonica che ne fanno anche l'ambiente ideale per sperimentare
modi per stimare la quantità di CO2 contenuta nel mare.
Nell'esperimento è stato impiegato il robot subacqueo
FeelHippo provvisto di telecamere e sonar, un veicolo autonomo
sviluppato nel 2013 dall'Ateneo di Firenze per esplorare i
fondali marini ma pure in grado di mappare le bolle di CO2
nell'acqua. I dati raccolti saranno analizzati dal team della
Jacobs University.
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