Prostitute cinesi d'alto bordo
esercitavano il mestiere a luci rosse in almeno quattro hotel di
Prato obbedendo alla gestione illecita di connazionali orientali
che si contendevano - anche con risse - il controllo del 'giro'.
Ora sette persone, sei uomini ed una donna cinese, sono stati
raggiunti stamane da un misura cautelare nell'ambito di
un'indagine della procura di Prato. Sei sono finiti in carcere,
uno ha ricevuto un divieto di dimora a Prato. Gli indagati sono
accusati a vario titolo di estorsione, favoreggiamento e
sfruttamento della prostituzione.
Su alcuni di loro pende anche l'accusa di rissa aggravata,
riferita ad una cruenta lite che lo scorso febbraio è avvenuta
in una camera d'albergo della città. Lo scontro risulta - alla
luce delle indagini - l'espressione di una lotta per il
controllo della prostituzione cinese ma potrebbe riflettere un
più ampio riassetto di equilibri tra gruppi della comunità
cinese.
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