Nove anni dopo la morte
del figlio Daniele Franceschi, deceduto a 36 anni il 25 agosto
2010 in circostanze ritenute mai abbastanza chiarite nel carcere
di Grasse, in Francia, la madre Cira Antignano, che continua
l'estenuante battaglia per ottenere la restituzione degli
organi, ha deciso di denunciare i vertici dell'ospedale
'Pasteur' di Nizza. La salma venne rimpatriata senza organi,
aspetto che impedì di svolgere una corretta autopsia in Italia.
La donna ha conferito l'incarico allo storico legale della
vicenda, l'avvocato Aldo Lasagna, perché nei prossimi giorni
inoltri un esposto alla magistratura francese, ipotizzando il
reato di sottrazione e manipolazione di organi. L'iniziativa
della famiglia, oltre che mossa dalla lunga attesa per ottenere
chiarezza su questo aspetto della vicenda, prende impulso anche
da una lettera inviata nel marzo scorso da un sedicente compagno
di cella, a firma Sadiq Prison, che ipotizzava che fosse
avvenuto qualcosa di molto grave al 36enne viareggino.
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