Da una cava di sabbia situata ad
Arcille, località nel cuore della Maremma grossetana, sono
spuntati resti fossili dell'antenato del beluga, il cetaceo
bianco appartenente insieme al narvalo alla famiglia dei
monodontidi, che vive nelle acque ghiacciate di Russia, Canada,
Groenlandia e Alaska. La scoperta viene annunciata dallo
studioso e dall'università di Pisa ed ha avuto inizio per caso
nel 2013, quando alcuni cavatori intenti nelle attività
estrattive si ritrovarono sotto gli occhi un cranio fossile che,
per la sua morfologia, fece pensare subito a un delfino ma si
tratta invece di un altro tipo di esemplare. Il reperto venne
segnalato alle autorità e così consegnato al dipartimento di
Scienze della Terra dell'ateneo pisano. Adesso, dopo anni di
studi, i paleontologi hanno stabilito che si tratta di un
esemplare di monodontidi appartenente a una specie del tutto
sconosciuta alla comunità scientifica, battezzata quindi col
nome di 'Casatia thermophila'.
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