Uno degli amici di Erika Lucchesi,
la 19enne morta dopo aver accusato un malore in una discoteca di
Sovigliana nel comune di Vinci (Firenze), avrebbe consumato
pasticche di ecstasy fornite dallo stesso pusher, e per questo
probabilmente appartenenti alla stessa partita, di quelle che
poi avrebbero provocato il decesso della giovane livornese. E'
quanto emerso dagli accertamenti dei carabinieri. Secondo quanto
ricostruito finora, l'amico avrebbe acquistato le pasticche dal
pusher, un nordafricano irreperibile, e poi, in discoteca, ne
avrebbe consumate alcune per sé cedendone altre alla 19enne.
Dall'autopsia sarebbe emerso un quadro compatibile con l'uso di
stupefacenti ma l'esatta causa della morte verrà stabilita solo
in base agli esami tossicologici che daranno il riscontro
scientifico necessario a stabilire se c'è presenza di sostanze
chimiche nell'organismo compatibili con droga tipo ecstasy.
L'amico è indagato come lo spacciatore e la rappresentante della
discoteca.
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