E' durato tutto il
giorno l'esperimento giudiziale in incidente probatorio, chiesto
dalla procura di Livorno, per fare delle prove di trasporto del
cadavere di Simonetta Gaggioli, la 76/enne ritrovata cadavere in
un fosso a Riotorto in estate e per cui sono indagati per
omicidio e occultamento di cadavere figlio e nuora della donna,
una funzionaria in pensione della Regione. Secondo quanto
appreso nei test è stato usato un manichino dello stesso peso di
Simonetta Gaggioli per simulare come il cadavere possa esser
stato eventualmente trasportato dalla casa di Riotorto, dove il
pm ipotizza che l'ex funzionaria sia morta, al punto del
ritrovamento, un fosso vicino all'Aurelia. "Si è trattato della
verifica di un'ipotesi investigativa, era necessario farla. Per
quanto ci riguarda, la prova ha avuto un esito non negativo", ha
commentato l'avvocato difensore Francesco Nardini. Nella perizia
il manichino è stato movimentato con varie modalità di azione in
base alle ipotesi elaborate dagli inquirenti.
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