"La Chiesa ha dimostrato di saper
rispettare, anche quando questo è costato pesanti rinunce, le
ragioni della scienza e della politica chiamate a dare
indicazioni di carattere sanitario e sociale su come contenere
il contagio. Anche chi ha responsabilità scientifiche e
politiche però deve dimostrare adesso di saper rispettare le
ragioni della fede e riconoscere la capacità della Chiesa di
agire con matura responsabilità". Così la Cet: i vescovi toscani
"si uniscono alla Cei nell'esprimere l'esigenza di poter
riprendere l'azione pastorale e l'attività di culto".
Le Diocesi toscane sono "pronte a recepire tutte le
indicazioni che potranno essere fornite da specifici protocolli
di sicurezza", al pari di quanto previsto per altri luoghi e
attività, "nella certezza che le ragioni economiche, culturali e
sociali, in base alle quali vengono o verranno presto riaperti
fabbriche, negozi e musei, parchi, ville e giardini pubblici,
non possono avere una prevalenza rispetto all'esercizio della
libertà religiosa".
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