Alla messa in sicurezza. Avviato
dal 18 maggio un progetto pilota in tre parrocchie
della provincia di Firenze: grazie a sensori e a una web app, si
spiega, si monitorano i flussi di fedeli in entrata e in uscita
dalle celebrazioni religiose. L'idea è della start up
cooperativa G-move,composta da sei giovani under 30, a
finanziarla la Fondazione Noi - Legacoop Toscana e la Fondazione
Cr Firenze.
Nelle tre parrocchie coinvolte - Gesù Buon Pastore di
Casellina a Scandicci, il Santuario di Santa Verdiana di
Castelfiorentino e la parrocchia di Santa Maria di Settignano a
Firenze - installati dei sensori che, si spiega, nel pieno
rispetto della privacy, consentono di monitorare in maniera
costante e in tempo reale il numero di persone all'interno..
Attraverso una web-app, in occasione della messa, il personale
volontario all'entrata della chiesa sa, istante per istante,
quanti fedeli possono ancora entrare e quando è invece il
momento di fermare gli ingressi. Sempre in accordo con le
indicazioni contenute nel protocollo Governo - Cei, fornite
anche istruzioni su come muoversi all'interno della chiesa per
garantire ingresso e uscita ordinati e veloci rispettando sempre
la distanza di sicurezza. Durante la cerimonia i fedeli devono
restare seduti nei posti indicati, opportunamente distanziati.
Il progetto sarà sperimentato per tre mesi e potrà
eventualmente essere esteso ad altre chiese. Soddisfazione e
gratitudine sono stati espressi da don Giovanni Paccosi, vicario
episcopale per la pastorale e prete della parrocchia Gesù Buon
Pastore, a nome dell'Arcidiocesi di Firenze: "Nelle tre chiese
in cui si sta sperimentando - ha spiegato - sta facilitando una
serena esperienza del momento centrale della vita cristiana che
è l'incontro con Il Signore nell'Eucaristia".
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