"Al Governo chiedo di non lasciare
altre persone che sono come lui, di dare loro una mano, di farsi
vedere davvero, non come hanno fatto". Lo ha detto Marco Vanni,
fratello di Luca, il ristoratore fiorentino morto suicida lo
scorso 22 agosto, che oggi ha partecipato al presidio in suo
ricordo organizzato dal gruppo Ristoratori Toscana a Firenze. A
chi gli ha chiesto se tema gesti analoghi da parte di altri
ristoratori, Vanni ha detto "spero di no", aggiungendo però che
"ne conosco di persone che si sentono abbandonate: ognuno può
essere d'aiuto all'altro, ma ci vuole un aiuto forte".
Il gruppo Ristoratori Toscana ha dato luogo oggi a un
presidio in piazza Duomo a Firenze, davanti alla sede della
presidenza della Regione Toscana, per ricordare il collega
suicida, sensibilizzare nuovamente le istituzioni sulle
difficoltà delle imprese di settore, e denunciare
l'insufficienza delle misure su supporto al comparto della
ristorazione. Una delegazione del gruppo ha incontrato
l'assessore regionale al commercio Stefano Ciuoffo, mentre
l'assessore al commercio del Comune di Firenze, Federico
Gianassi, ha presenziato al sit-in dei ristoratori. Hanno
incontrato i manifestanti anche il candidato del centrosinistra
alle elezioni regionali, Eugenio Giani, e la candidata del
centrodestra Susanna Ceccardi. "Ci sentiamo abbandonati dalle
istituzioni - ha affermato Pasquale Naccari, portavoce del
gruppo Ristoratori Toscana -: da mesi denunciamo le difficoltà
che ci ritroviamo a vivere tutti quotidianamente, fino ad oggi
nessuno ci ha ascoltati. Chiediamo che questi drammi non cadano
nel dimenticatoio perché quanto successo non accada mai più.
Perché a noi sembra che dopo pochi giorni le istituzioni si
siano già dimenticate di questa tragedia".
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