Cinquantadue esemplari di 'Lettere
scomposte' realizzate da un collettivo di oltre cento artisti
tra cui Andrea Rauch, Massimo Schuster, Mario Persico, Pablo
Echaurren, Ruggero Maggi, Vittore Baroni e il fondatore della
patafisica Alfred Jarry, in mostra grazie al ritrovamento di un
suo inedito. E' quanto propone la rassegna della Fondazione Il
Bisonte di Firenze che vuole celebrare l'incontro tra mail art,
editoria e patafisica. La mostra, dal titolo 'Lettere
S.com.Poste al Bisonte' si apre oggi nella galleria Il Bisonte a
Firenze dove vi resterà fino al 18 settembre.
Le lettere scomposte, spiega una nota, sono libri di
piccolissimo formato, un quadrato di 7,5 centimetri, che si
compongono essenzialmente di un brevissimo testo e
un'illustrazione. Il testo può essere un aforisma, un motto o un
gioco di parole; l'illustrazione è realizzata con tecniche
diverse, dal disegno a l'acquaforte, dal collage alla
xilografia. Nella maggioranza dei casi, il libretto è realizzato
dalla collaborazione di due artisti, uno per la parte testuale,
l'altro per la grafica. Il formato, quadrato con i bordi
dentellati, è un chiaro rimando al francobollo; presenti anche
il timbro, l'intestazione e altri dettagli che ricordano la
corrispondenza cartacea. Queste lettere si dicono 'S.com.Poste'
perché non sono assemblate secondo la consuetudine: per esempio,
il sigillo di ceralacca si trova all'interno e non all'esterno,
mentre l'intestazione è capovolta.
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