Quelle del 20 e 21 settembre prossimo saranno le undicesime elezioni regionali in Toscana da quando è nata la Regione, 50 anni fa, eleggendo fino al 2000 solo il Consiglio regionale poi dal 2005 anche direttamente il presidente della Giunta. Lo ricorda la stessa Regione specificando anche che nei primi 15 anni la partecipazione è stata altissima: nella prima tornata elettorale, nel 1970, alle urne si recò il 95,9% dei toscani. All'epoca gli elettori erano circa mezzo milione in meno rispetto ad oggi, ma non votavano i diciottenni, e in totale erano 2.522.286. L'affluenza ha poi cominciato a calare arrivando nel 2015, alle ultime elezioni, a meno del 50%, per la precisione il 48,24 su 2.985.690 di aventi diritto al voto.
Riguardo al voto del 20 e 21 settembre (urne aperte domenica dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15, a seguire lo scrutinio) sono 3.936 le sezioni in Toscana, 71 in meno rispetto al 2015, mentre gli elettori sono complessivamente 2 milioni e 985 mila (626 in meno rispetto a cinque anni fa): 1 milione e 438.038 maschi e 1 milione e 547.077 donne. Il dato, spiega la Regione, è quello rilevato il 5 settembre, ultima revisione quindici giorni prima delle consultazioni elettorali.
Ci sarà una sola scheda, di colore arancione, ma due sono i voti: uno per il presidente, l'altro per una delle liste e dunque per la composizione della futura assemblea regionale. Due voti che possono essere anche disgiunti, come già era possibile nel 2010. Se si esprimono due preferenze, una dovrà riguardare un candidato uomo e l'altra una candidata donna (o viceversa) , naturalmente tutti e due sempre della medesima lista.
Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane: l'eventualità si concretizzerà solo se nessun candidato presidente raccoglierà almeno il 40 per cento dei voti validi. La possibilità di un turno suppletivo è stata introdotta nel 2015 e, tra tutte le Regioni in Italia, solo la legge elettorale toscana la prevede.
Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati.
Sull'assegnazione dei seggi del futuro Consiglio, 40 i consiglieri da eleggere: per la coalizione vincente è previsto un premio di maggioranza, variabile, non potrà averne meno di 23 ma non più di 26. Potranno sperare di avere un rappresentante in consiglio regionale solo le liste che raccolgono più del 5% dei consensi in tutta la regione o, se parte di una coalizione e la stessa ha superato il 10 per cento, se hanno raccolto più del 3% del consenso elettorale. La legge toscana garantisce in ogni caso anche l'opposizione: alle minoranze sono riservate complessivamente almeno 14 seggi. C'è poi un ulteriore paletto: ognuna delle tredici circoscrizioni ha diritto a vedere eletto nel futuro Consiglio regionale almeno un consigliere, in modo da essere rappresentata.
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