Giornata di ricordo per la città
di Firenze che oggi ha celebrato, seppur in modo limitato causa
restrizioni per Covid, il 54/o anniversario dell'alluvione
dell'Arno che il 4 novembre 1966 devastò la città e parte della
regione causando immensi danni e vittime.
Stamani, al cimitero comunale di San Felice a Ema, è stata
deposta dal presidente del consiglio comunale una corona di
alloro del Comune di Firenze sulla tomba di Carlo Maggiorelli,
l'operaio dell'acquedotto dell'Anconella morto sul lavoro per
non avere abbandonato la sorveglianza degli impianti. Dopo la
messa in ricordo delle vittime, alla Basilica di Santa Croce,
c'è stata a Ponte alle Grazie la benedizione del fiume e il
lancio in Arno della corona d'alloro del Comune. Tra le autorità
intervenute il prefetto di Firenze Laura Lega, il presidente
della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario
Nardella. "Il gesto della corona di alloro nel fiume - ha detto
Nardella - ci serve non solo a sottolineare la nostra
gratitudine per le migliaia di persone che hanno salvato Firenze
dal fango, ci serve anche per manifestare nuovamente vicinanza
ai parenti delle vittime e per ricordare negli ultimi anni sono
state fatte molte cose, penso alla messa in sicurezza di tutto
il reticolo fluviale minore, la cassa di espansione del Mensola,
agli interventi fatti sul Mugnone. Questo ricordo ci dice che,
di fronte alle difficoltà ci si può rialzare. Ricordare
l'alluvione non può solo essere un momento di tristezza,
rammarico e dolore ma deve essere anche un momento di speranza:
come Firenze uscì dal dramma dell'alluvione, così Firenze può
uscire da questo terribile momento del Covid".
"L'Arno è più sicuro - ha aggiunto Giani -. Nell'evento del
1966 l'Arno si 'presentò' con 4.300 metri cubi di acqua al
secondo, con i lavori che sono stati fatti arriviamo a
3.100-3.200. C'è poi il lago di Bilancino, dove c'è una capacità
di 55 milioni di metri cubi di acqua che possono essere
contenuti. Devo dire che l'Arno ha visto lavori importanti a
valle. Poi di lavori ne dobbiamo fare di più, soprattutto le
quattro casse di espansione. Il 4 novembre è sempre uno stimolo
per dire che bisogna dare priorità a questi lavori".
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