Due condanne nel processo in rito
abbreviato per la morte di Erika Lucchesi, la 19enne di Livorno
deceduta il 20 ottobre 2019 in discoteca a Sovigliana di Vinci
(Firenze). Il giudice ha inflitto 3 anni di reclusione a Matteo
Nerbi, un amico della ragazza, accusato di spaccio di
stupefacenti e di morte in conseguenza di altro reato, e 4 anni
e 8 mesi di reclusione per il tunisino Emir Achour condannato
per spaccio di ecstasy e assolto dall'accusa di morte in
conseguenza di altro reato con la formula 'perché il fatto non
sussiste'. Per le indagini, coordinate dal pm Fabio Di Vizio,
la 19enne morì nel locale dopo aver accusato un malore per
assunzione di ecstasy. Sarebbe stato l'amico Matteo Nerbi,
sempre secondo l'accusa, a fornirle pasticche di stupefacente
acquistate poco prima dal pusher. Il difensore di Nerbi,
avvocato Francesco Atzeni, ha annunciato che presenterà ricorso
in appello. Sempre in base alle indagini, il tunisino, che era
ancora nella discoteca al momento della morte di Erika, avrebbe
regalato le pasticche rimastegli agli altri avventori, in modo
da uscire senza droga addosso e eludere i controlli dei
carabinieri. Nel 2018 l'attività della discoteca fu sospesa dopo
controlli fatti per la notte di Halloween in cui fu sequestrata
droga nel guardaroba e nella hall.
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