Arrestata una donna nell'indagine sul duplice omicidio della coppia di albanesi scomparsi nel 2015, Sheptim e Teuta Pasho, i cui resti sono stati trovati in valigie a Firenze. I carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo del pm Ornella Galeotti a carico della fidanzata del figlio, Elona Kalesha, 36 anni, albanese anche lei, la quale all'epoca della sparizione dei due, era la sua convivente. Secondo il decreto la donna è accusata di omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri dei due coniugi. Quando nel novembre 2015 scomparvero Shpetim e Tauta Pasho, 54 e 52 anni, la 36enne era la compagna di Taulant Pasho, il figlio della coppia.
Nel novembre 2015 Elona Kalesha fu vista dai condomini dell'appartamento di via Fontana, sequestrato oggi dai carabinieri, portare via una o più valigie da cui colava materiale nauseabondo che lei giustificò come vino uscito da bottiglie rotte. Lo hanno riferito i testi agli investigatori in deposizioni rilasciate nel fine settimana in cui hanno pure parlato di materiale rappreso nell'androne e di odore di carne provenire dall'appartamento. Anche sulla base dei loro racconti è scattato il fermo del pm.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri fatta grazie ai condomini, Elona Kalesha venne vista andare via frettolosamente dall'abitazione di via Felice Fontana nel novembre 2015 portando via le valigie l'ultimo giorno di scadenza del contratto di locazione dell'appartamento, che lei aveva preso in affitto a nome suo ma dove invece alloggiavano per un breve periodo Shpetmi e Tauta Pasho. E' in questa casa che i carabinieri ipotizzano sia stata uccisa la coppia albanese sparita e di cui sono stati ritrovati i resti alcuni giorni fa dentro, appunto, quattro valigie.
I coniugi Pasho furono visti l'ultima volta in vita l'1 novembre 2015 e, da testimonianze passate relative alle indagini sulla loro scomparsa, risulta che l'ultima persona a vederla fu proprio Elona, la donna arrestata oggi. Il Ris dei carabinieri ha svolto un sopralluogo nella casa di Firenze dove potrebbero essere stati uccisi i coniugi albanesi Pasho, in via Felice Fontana, e nell'abitazione ha repertato delle tracce di cui, però, non è chiara la natura. Saranno gli esami di laboratorio a stabilirlo. L'abitazione è quella dove la donna sarebbe stata vista uscire nel novembre 2015 dai condomini del palazzo con una o più valigie. Gli accertamenti scientifici verranno effettuati nei laboratori di Roma. Secondo quanto emerge, non risulta invece nessun reperto trovato in un altro immobile sequestrato dove, sempre il Ris, oggi ha effettuato un altro sopralluogo nell'ambito della stessa indagine, cioè il garage di via del Pantano. E' una rimessa collegata a un'altra casa dove Elona Kalesha viveva con Taulant Pasho. Si terrà il 24 dicembre mattina l'udienza di convalida davanti al gip di Firenze per discutere del fermo in carcere di Elona Kalesha, l'albanese di 36 anni indagata per il duplice omicidio, l'occultamento e il vilipendio dei cadaveri dei coniugi Pasho, i cui resti sono stati trovati a Firenze in valigie. Per modalità anti-Covid, Elona Kalesha, insieme ai suoi difensori sarà in videocollegamento dal carcere di Sollicciano su una piattaforma web, specializzata in conferenze on line, col giudice dell'ufficio gip Angelo Antonio Pezzuti.
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