Protesta a Firenze per chiedere
l'apertura di tutte le scuole in presenza e sicurezza: la
manifestazione è stata organizzata davanti al liceo classico
Galileo perchè vicino ai palazzi della Regione, da studenti,
alcuni anche seduti per terra a fare lezione, genitori e
insegnanti del comitato Priorità della scuola. Iniziative
analoghe sono state promosse anche in altri comuni toscani -
Prato, Pisa, Pontedera, Carrara e Massa - e d'Italia. Tra i
partecipanti-promotori anche la Rete degli studenti medi.
"Siamo qui e in altre venti città - ha spiegato Costanza
Margiotta, docente universitaria e promotrice di Priorità alla
scuola - per denunciare il fallimento totale del Governo per la
mancata riapertura della scuola a quasi un anno dalla sua
chiusura. Ciò che amareggia maggiormente è che la scuola sia
messa all'ultimo posto. La si condanna per i contagi prima di
averla riaperta. Sulla scuola - aggiunge - si gioca una crisi di
sistema e una di governo: la crisi di sistema è il cambiamento
materiale della Costituzione riguardo al rapporto tra Stato e
Regioni. Il Governo prigioniero delle Regioni non è più in
grado di assicurare l'istruzione".
La Toscana, secondo Margiotta, era "pronta" per la ripartenza
anche delle superiori ma "si è piegata". E "per poter sapere se
è stata fatto abbastanza" sulla ripartenza in sicurezza,
"bisogna riaprire per verificare se tutto funziona, dai
trasporti agli screening". Screening che "chiediamo all'ingresso
per tutti e continuativi". "La quarantena di una classe, nel
caso si registri un positivo, significa che il sistema
funziona".
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