Un appello a
mecenati, fondazioni, istituzioni bancarie, anche a Regione e
governo per "riportare a casa" la Madonna di Santa Fiora, di
Luca della Robbia, straordinaria terracotta invetriata (47,2 per
38,9 centimetri), datata 1440-1450 che il 28 gennaio a New York
andrà all'asta da Sotheby's, valore di stima tra i 700mila e il
milione di dollari. A lanciarlo il Comune di Santa Fiora, paese
dell'Amiata (Grosseto), che già possiede una imponente
collezione di ceramiche Robbiane.
Quella Madonna che porta il nome dello stesso paese fu
commissionata dalla famiglia Sforza di Santa Fiora a Luca della
Robbia, con tutta probabilità rimase nel borgo amiatino per
oltre 400 anni, fino a quando con la soppressione degli ordini
religiosi nel luglio 1866, il bene fu confiscato dal Comune e
venduto nel 1867 a Léon Mathieu Henri de Somzée, un ingegnere
minerario, ricco finanziere, parlamentare e collezionista
d'arte, entrando a far parte della sua collezione a Bruxelles.
Poi la vedova de Somzée la cedette prima del 1913 a Rudolph
Bottenwieser. Passata successivamente a Paul Bottenwieser,
mercante d'arte berlinese che operava a New York per l'Anderson
Gallerie Building in Park Avenue, la Madonna col bambino di
Santa Fiora raggiunse gli Stati Uniti e fu ceduta nel 1929
all'attuale proprietario: la Albright Art Gallery di Buffalo,
divenuta nel 1962 Albright-Knox Art Gallery.
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