Sequestri di beni per oltre 130
milioni di euro di valore, in Italia e Croazia, da parte della
guardia di finanza di Pistoia impegnata in un'operazione
antiriciclaggio. Il provvedimento di sequestro riguarda sei
imprenditori residenti in Toscana e Piemonte indagati per
commercio fraudolento di idrocarburi importati dalla Croazia.
Sequestrati immobili, beni mobili, quote societarie e complessi
aziendali. Secondo le indagini, i sei imprenditori sono
risultati contigui ad un'associazione economico criminale già
raggiunta nel 2019 da un'indagine per frode fiscale per oltre 20
milioni di euro nell'operazione denominata all'epoca 'Gasoline
free'. Questo emerso ora è invece un nuovo filone investigativo
che ipotizza i reati di riciclaggio e autoriciclaggio con
impiego di ingenti somme di denaro derivanti dalla frode
fiscale. Le indagini sono state dirette dalla procura della
Repubblica di Pistoia, e sono state svolte con intercettazioni
telefoniche, analisi dei flussi finanziari, derivanti dalla
frode che è stata attuata attraverso false fatturazioni e
convogliati presso banche con sede a Rijeka (croazia), poi
successivamente reimpiegati nella creazione e gestione di due
società sempre lì costituite come 'cassaforti' per la custodia
dei guadagni illeciti. Al momento, sono stati sequestrati 19
immobili, 15 autovetture e 53 rapporti finanziari.
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