Il Tar della Toscana ha annullato
l'ordinanza regionale del 22 gennaio scorso che limita il
rientro nelle seconde case soltanto a coloro che nella regione
hanno il proprio medico di medicina generale, accogliendo il
ricorso di un gruppo di cittadini.
Secondo i magistrati, il presidente della Regione ha emanato
l'ordinanza "senza però alcuna motivazione a supporto
dell'introduzione della misura", e comunque "senza che sia stata
condotta una preliminare istruttoria sull'evoluzione in ambito
regionale della situazione sanitaria, ovvero sul raggiungimento
di soglie di rischio tali da imporre ulteriori limitazioni alla
libera circolazione delle persone nelle more dell'adozione di un
successivo Dpcm". Dunque, si legge nella sentenza del Tar, "la
misura contestata non appare pertanto adottata nel rispetto
delle indicate disposizioni normative e dei principi di
adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico
effettivamente presente nella regione, né appare sorretta da
comprovate eccezionali ragioni di necessità ed urgenza tali da
giustificare, in deroga alla complessiva strategia statale di
gestione dell'emergenza, l'introduzione di tale ulteriore
limitazione della libera circolazione delle persone".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA