"Oltre quelle che già conosciamo,
Pistoia e Prato" rischiano la zona rossa "la provincia di Arezzo
dove faremo una valutazione nelle prossime ore e tra le altre
province più a rischio c'è quella di Grosseto". Lo ha detto il
presidente della Toscana, Eugenio Giani. "Pisa - ha aggiunto -
la metterei da una parte, in questo momento vedo l'allargamento
dell'area del comprensorio del Cuoio all'Empolese Valdelsa
quindi verrebbe un'area non provinciale, ma un'area che
corrisponde al distretto socio-sanitario dell'Empolese Valdelsa
e Valdarno inferiore. Devo dire che è preoccupante la situazione
che si sta determinando nella bassa Valdera, con alti livelli a
Pontedera, Ponsacco e Calcinaia quindi dovremo fare una
valutazione". "Questa discussione - ha detto ancora - la faremo
anche in Versilia e poi prenderemo una decisione sulla base dei
dati".
Per Giani invece a livello di regione "la Toscana può
pensare, ragionevolmente, di rimanere in zona arancione anche
per la settimana prossima". L'aumento dei contagi di oggi, ha
spiegato, "ce lo aspettavamo. L'anno scorso il punto massimo dei
contagi fu in Toscana il 20 di marzo, oggi siamo al 18 di marzo
e quella memoria storica ci porta a prevedere questi come i
giorni del picco, i giorni più delicati. In realtà per quanto
riguarda la determinazione delle zone ci porta a innalzare, ma
ad essere a 246 contagi su 100 mila abitanti quindi sotto la
soglia di 250". La Regione dunque, ha concluso Giani, andrà
avanti "con il metodo che ormai usiamo da quattro settimane cioè
ritagliando la zona rossa per quelle zone di livello provinciale
in cui si supera i 250 contagi" su 100mila abitanti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA