Toscana arancione anche la prossima settimana ma con alcune province e comuni in regime di zona rossa Covid. Lo conferma il presidente Eugenio Giani che ha firmato le ordinanze che entreranno in vigore lunedì.
"Rimarranno zona rossa - ha detto Giani - le province di Prato, Pistoia, Arezzo, che hanno avuto dei miglioramenti ma non tali da revocare i provvedimenti" e ci saranno come nuove zone rosse "i sette comuni della Versilia" più quelli "dell'Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore" e in Maremma solo i comuni di "Grosseto, Scarlino, Castel del Piano, Arcidosso e Piancastagnaio". "Accanto a questi provvedimenti - ha poi precisato Giani - c'è una serie di misure che si connettono, come quelle del comune di Barberino Tavarnelle (Firenze) che sarà zona rossa in omogeneità dell'area dell'Empolese", mentre sarà "arancione rafforzato il contesto dal Valdarno inferiore.
Poi vi saranno provvedimenti restrittivi in alcune scuole e in alcuni spazi pubblici nei comuni di Reggello, di Figline e Incisa e una serie di interventi che vengono presi dai sindaci come la chiusura di alcuni spazi a Rosignano e nei comuni limitrofi di Santa Luce, di Castellina Marittima, di Casale".
Nel Comune di Santa Fiora (Grosseto) è stata decisa la chiusura delle scuole medie superiori. Inoltre Giani ha firmato nuova ordinanza per vietare il raggiungimento delle seconde case in Toscana da parte di coloro che vengono da fuori regione. Il provvedimento resta vigente fino all'11 aprile. E' una nuova ordinanza dopo che il Tar ha sospeso la precedente che consentiva l'accesso alle seconde case toscane soltanto a chi aveva in regione il proprio medico di famiglia. La caratteristica non è "impostata sul medico, come era stata la prima ordinanza che era anche a tempo indeterminato, questa volta sarà per un periodo localizzato, da qui all'11 aprile, il periodo prossimo alle vacanze di Pasqua". L'ordinanza stabilisce che l'ingresso in Toscana per recarsi presso le seconde case da parte di persone non residenti è consentito solo in presenza di motivi di salute, di lavoro, di studio oppure per comprovate e gravi situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata. Giani ha sottolineato che "il raggiungimento della seconda casa da parte di residenti in Toscana è permessa secondo i limiti indicati dal Dpcm, quindi per attività di manutenzione".
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