Il reliquiario di San Galgano ed
altri nove oggetti di arta sacra trafugati 32 anni fa da una
sala del seminario di Siena sono stati individuati dai
Carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale durante una
perquisizione nell'abitazione di un collezionista a Giarre
(Catania). E' quanto reso noto durante una conferenza stampa a
Siena per presentare il ritrovamento delle opere di proprietà
dell'Arcidiocesi di Siena, Colle Val d'Elsa e Montalcino e che
ora saranno restaurate dai Musei Vaticani prima di fare ritorno
a casa. Il collezionista che aveva in casa le opere "non è stato
in grado di fornire valide spiegazioni in merito al loro
possesso", ha riferito il comandante del Nucleo Carabinieri Tpc
di Palermo Gianluigi Marmora, ed è stato denunciato per
ricettazione. Il reliquiario e gli oggetti sacri (pissidi, croce
processionale e calici) furono trafugati nella notte tra il 10 e
l'11 luglio 1989. All'epoca il furto sembrò essere stato
perpetrato su commissione e quattro persone - un basista toscano
e tre siciliani - furono arrestati. Degli oggetti sacri, però si
erano perse le tracce. Ad oggi, ha sottolineato il comandante
Marmora, "non abbiamo elementi certi per poter affermare che
il furto fosse stato su commissione, stiamo ancora indagando e
cercando l'ultimo calice rubato quella notte e non ancora
trovato". Il reliquiario di San Galgano proveniva dall'antica
ed omonima abbazia, oggi famosa in tutto il mondo per il tetto
'a cielo aperto'. Si tratta di un manufatto dell'oreficeria
senese del primo '300 in rame dorato e smalti.
Sul ritrovamento è intervenuto anche il ministro della cultura
Dario Franceschini: "E' bello celebrare oggi la fine di questa
storia. - ha sottolineato il ministro ringraziando i carabinieri
del nucleo Tpc - Sebbene dopo una lunga attesa, questi oggetti
tornano finalmente dove sono stati rubati, e questa vicenda
dimostra una volta di più quanto le comunità locali siano
orgogliose e legate ai propri simboli, anche oltre il valore
religioso".
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