Il gip di Firenze su richiesta del
pm Ornella Galeotti ha archiviato le accuse contro Taulant
Pasho, indagato per l'omicidio dei genitori Shpetim e Tauta
Pasho, scomparsi a Firenze nel 2015 e i cui resti vennero
ritrovati nel dicembre 2020 in valigie abbandonate in un campo
fra il carcere di Sollicciano e la superstrada
Firenze-Pisa-Livorno. Nell'inchiesta restano indagati la ex
fidanzata di Taulant Pasho, Elona Kalesha, e il fratello di lei,
Denis Kalesha. Elona Kalesha è in carcere dal dicembre 2020. Il
30 settembre il riesame ha rigettato l'appello presentato dai
difensori contro una decisione del gip di negare la
scarcerazione.
Secondo quanto appreso, nel corso delle indagini non
sarebbero emersi indizi di colpevolezza a carico di Taulant
Pasho per l'omicidio e l'occultamento dei cadaveri dei suoi
genitori. L'uomo interrogato dal pm Ornella Galeotti lo scorso
giugno nel carcere di Como, dove si trova detenuto per altra
causa. In quella circostanza avrebbe anche risposto a domande
circa il suo rapporto con la ex fidanzata Elona Kalesha. In
particolare, Taulant Pasho avrebbe riferito di aver ricevuto
indietro da Elona Kalesha, pochi giorni dopo la scomparsa dei
genitori una somma che le aveva prestato, pari a diverse
migliaia di euro e di come i suoi genitori fossero soliti
portare con loro molto denaro. Sempre secondo quanto appreso, il
33enne albanese avrebbe dichiarato di non sapere nulla
dell'interruzione di gravidanza a cui la donna si era sottoposta
pochi giorni prima che lui uscisse dal carcere di Sollicciano,
dove si trovava per reati di droga, e avrebbe negato con
decisione che il bambino potesse essere suo. Per un'ipotesi
accusatoria, Elona Kalesha avrebbe ucciso i genitori del suo ex
fidanzato per impedire che rivelassero al figlio che lei
aspettava un bambino da un altro uomo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA