Dopo 78 anni la
piastrina di riconoscimento di Marino Donati, nato a Lucignana
nel 1915 e che durante la seconda Guerra Mondiale partì per la
Russia nella sezione Alpini, da dove non tornò mai più, è
tornata a casa. L'oggetto è stato acquistato all'asta, per poco
più di 80 euro, su un sito di cimeli russo dalle nipoti di
Marino Donati insieme a Alba Donati che ha ricevuto nella sua
libreria la telefonata di un uomo di Carrara che, curiosando su
Internet, aveva trovato la medaglietta con il nome e il cognome
di Donati e il luogo di nascita, il paesino di Lucignana. Marino
Donati rimase disperso in Russia durante la ritirata italiana.
La medaglietta è stata ritrovata in un bunker nella zona di
Voronez e da lì, nel tempo, è finita su Internet. Il sindaco di
Coreglia Antelminelli, Marco Remaschi, insieme al presidente
dell'Istituto storico della Resistenza di Lucca, Stefano
Bucciarelli, con gli alpini di Piano di Coreglia e le
associazioni del territorio, questa mattina ha consegnato la
medaglietta ai familiari di Donati. Presenti il figlio di Marino
Donati, Giuliano, insieme con la moglie Daniela e figlie Vania e
Debora, e la sorella Alba. Mamma Iole, ultracentenaria, non ha
potuto essere presente alla cerimonia ma per tutta la vita è
rimasta legata all'amore per Marino di cui l'ultima notizia è
datata 23 gennaio 1943; poi più niente. Ora il ritrovamento
della piastrina di riconoscimento. Lui, come migliaia di altri
ragazzi caduti sul fronte russo, fu rubricato come 'disperso'.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA