Idrovore da 12.000 e 24.000 litri
al minuto e altri mezzi della Protezione civile della Città
metropolitana di Firenze sono stati allestiti stamani sull'Arno
alla pescaia di San Niccolò, a Firenze per la prova annuale che
consente la verifica del loro livello di efficienza e
funzionalità. L'iniziativa, che ha coinvolto studenti
dell'istituto Saffi, ha visto come protagonisti vari enti fra
cui Città metropolitana, Comune di Firenze, Regione Toscana,
Protezione civile e Consorzio di Bonifica.
Il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno
Marco Bottino ha spiegato che alcuni di questi macchinari sono
stati utilizzati nel 2019 "durante l'alluvione di Livorno. Si
tratta di idrovore potenti che servono per svuotare in tempo
rapido i luoghi allagati: hanno un costo di manutenzione perché
quando si utilizzano devono essere sempre efficienti. Se
l'utilizzo è raro, la manutenzione è frequente". Tra gli
interventi nell'area di Firenze "un dato positivo è l'inizio dei
lavori nei Renai e la fase di completamento di tutte le opere
accessorie all'Arno. Noi siamo sospesi tra troppa acqua e poca
acqua. Dobbiamo incamerare l'acqua quando c'è e dobbiamo usarla
quando non c'è, anche per non far soffrire l'agricoltura".
L'assessore regionale Monia Monni ha sottolineato che "i
volontari della protezione civile sono dei professionisti nelle
emergenze. Ogni anno investiamo 100 milioni in manutenzione,
grazie alla collaborazione con i consorzi. Finalmente, con
questa iniziativa, torniamo a fare la vita normale della
protezione civile dopo le problematiche legate al Covid che ha
visto il sistema impegnato in una emergenza non propria della
protezione civile".
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