Sono 121 i femminicidi avvenuti in
Toscana negli ultimi 15 anni, nel periodo che va dal 2006 al
2020. Nello stesso periodo 41 sono stati i minori che sono
rimasti orfani a seguito di questi fatti di sangue. Sono i dati
che emergono dal 13mo Rapporto sulla violenza di genere in
Toscana, realizzato dall'Osservatorio regionale sulla violenza
di genere, presentato oggi a Firenze, alla vigilia della
Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne. La
grande maggioranza dei casi di femminicidi si inquadra nella
relazione di coppia (87 casi). Tra gli elementi che
caratterizzano la Toscana, rispetto al quadro nazionale, un
elevato numero di femminicidi tra donne anziane (le vittime over
75 in Toscana negli ultimi cinque anni sono state il 35,1% del
totale, contro il 16,7% a livello nazionale) e una proporzione
maggiore di straniere: il 32,4% rispetto al 23,4% a livello
nazionale. Nel solo 2020 sono 3132 donne che si sono rivolte a
un centro antiviolenza. Si tratta di donne in larga misura tra i
30 e i 49 anni (il 60%) che dichiarano di aver subito violenza
psicologica (85% dei casi) spesso accompagnata da violenza
fisica (60,9%), o anche economica (27,2%), o con l'aggiunta di
minacce (21%). In Toscana i centri antiviolenza sono 24 e
offrono servizi di ascolto (usati dal 91% delle donne che si
sono recate in queste strutture), accoglienza (77,3%) e
consulenza psicologica (52,7%). Nel territorio sono presenti tra
gli altri anche le case rifugio (a indirizzo segreto per le
donne, 20 in totale), i centri per uomini autori di violenza
(cinque), il centro di documentazione dell'Istituto degli
Innocenti. Per quanto riguarda i consultori le persone assistite
nel 2020 per casi di abuso e maltrattamento sono state 752 su un
totale di 3638 accessi: le donne rappresentano il 78% del
totale.
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