Le campane del Campanile di Giotto a Firenze tornano a suonare dopo 19 giorni di silenzio. Dall'8 al 26 novembre 2021, le campane non hanno suonato per permettere di eseguire i complessi lavori di rotazione della Campana Maggiore, detta di Santa Reparata o Campanone, realizzati nei tempi previsti. L'intervento di manutenzione, commissionato e coordinato tecnicamente dall'Opera di Santa Maria del Fiore, è stato eseguito da una delle aziende italiane con maggiore esperienza in questo settore, Aei di Perego. La rotazione di un quarto del Campanone si è resa necessaria perché l'uso ha assottigliato lo spessore del bronzo nei punti dove colpisce il battaglio. Una volta superata l'usura del 10% dello spessore si interviene, secondo pratiche consolidate nel tempo, perché ci sono molte probabilità che la campana si rompa. La campana maggiore del Campanile di Giotto, realizzata nel 1475 in onore di Santa Reparata, alla quale era intitolata l'antica Cattedrale, è una delle più grandi attive in Italia con un diametro di 2 metri e un'altezza di 210 cm, uno spessore di 15 cm per oltre 5 tonnellate di peso. Fu rifusa nel 1705 dopo che si erano create delle crepe. Il Campanile di Giotto ha 12 campane di cui cinque, le più antiche, sono oramai dismesse ma disposte ancora all'interno del monumento, mentre le altre sette, tra cui il Campanone, di epoche e misure diverse, sono funzionanti e insieme costituiscono il cosiddetto Concerto.
"Suonano secondo uno stabilito canone liturgico - afferma monsignor Giancarlo Corti, proposto del Capitolo metropolitano -. Il Campanone suona ogni giorno alle ore 7, alle 12 e la sera con un orario che varia secondo l'ora solare, richiamando alla preghiera". L'Archivio dell'Opera di Santa Maria del Fiore conserva un codice del XIII secolo, il Mores et consuetudines canonice florentine, che documenta anche il modo di suonare le campane a seconda del rito liturgico.
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