Ci sono il filato che nasce dal
mare e il nylon rigenerato dagli scarti di produzione, i
campioni di vecchi tessuti che diventano patchwork per giacche e
camicie e i coloranti derivati da terra e piante. La moda
maschile sta vivendo una vera e propria svolta green, dovuta non
soltanto a una maggiore richiesta da parte dei consumatori, ma
pure a una necessità delle aziende di rendersi più sostenibili,
scoprendo nuovi materiali e processi produttivi. Per le
collezioni autunno-inverno 2022-23, in mostra a Pitti Uomo 101
da domani al 13 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze, la
sostenibilità non è più solo un claim per attirare consumatori,
ma una vera e propria mission.
Sono 540 i brand presenti - 151 provengono dall'estero -, con
37 che partecipano sulla piattaforma online Connect. E vista la
forte richiesta, in Fortezza c'è anche un'area speciale dedicata
alla sostenibilità.
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