Sarà
intitolata al calciatore Carlo Castellani, morto l'11 agosto
1944, a 35 anni dopo esser stato deportato nel campo di
concentramento di Mauthausen, la prima pietra d'inciampo posta a
Montelupo Fiorentino (Firenze), paese natale del giocatore. La
pietra sarà collocata il prossimo 27 gennaio, Giorno della
Memoria, in piazza San Rocco a Fibbiana, dove abitava.
Castellani già a 17 anni era un fortissimo giocatore del
neonato Empoli calcio, dove poi tornò dopo aver giocato nel
Livorno e nel Viareggio. In cinque stagioni segnò 61 reti. Fu
arresto, ricorda il Comune, con l'inganno nella notte tra il 7 e
l'8 marzo 1944: quando bussarono alla porta cercavano suo padre
David. Essendo il genitore malato e pensando a un controllo di
routine andò lui al suo posto. Dalla caserma di Montelupo, fu
trasportato a Firenze alle scuole Leopoldine e da lì a
Mauthausen con un treno merci partito dall'attuale binario 6
della stazione fiorentina di Santa Maria Novella. Morì di stenti
e dissenteria nel sottocampo di Gusen. "Il suo fisico atletico
resistette sei mesi agli stenti dei lavori forzati, il doppio
rispetto ai tre che i nazisti calcolavano per uccidere di lavoro
ii malcapitati".
Dopo Castellani ,il Comune proseguirà con la posa delle
pietre d'inciampo dei vetrai della Torre per finire l'8 marzo
con quelle in centro storico.
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