A Pisa sono stati effettuati 5.000
trapianti di organo in 50 anni, fra cui più di 400 di pancreas,
1.500 di rene da donatore cadavere, 500 di rene da donatore
vivente e più di 2.500 di fegato. Sono i numeri con cui
l'Azienda ospedaliero-universitaria insieme all'Università di
Pisa e alla Regione Toscana festeggiano oggi l'anniversario del
mezzo secolo per questa attività clinica così preziosa e che, è
stato spiegato, significa "ricerca, sviluppo, innovazione e
nuova speranza di vita per gli ammalati". Il primo trapianto di
rene all'ospedale di Pisa, e il primo trapianto d'organo in
assoluto in Toscana, fu eseguito il 15 febbraio 1972 dal
professore Mario Selli su madre e figlio (donatrice e ricevente)
di Avellino.
"Pisa - ha detto il presidente della Regione Toscana,
Eugenio Giani - ha sempre dimostrato la qualità della sua
attività trapiantologica che acquista valore aggiunto anche
perché inserita nella rete del sistema universitario toscano
insieme a Firenze e a Siena e la Regione continuerà a investire
sugli strumenti tecnico-scientifici orientati verso innovazioni
aperte a nuove prospettive, per incrementare sempre di più il
numero dei trapianti, abbreviare i tempi di attesa e individuare
strategie che rafforzino l'offerta trapiantologica".
Per il sindaco di Pisa, Michele Conti, "questa è una storia
di medicina e scienza, ma anche di grande umanità, che a Pisa ha
trovato terreno in cui crescere e svilupparsi grazie a una lunga
tradizione di studi scientifici che si accompagna ad una forte
apertura alla cultura della donazione e della solidarietà".
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