La Normale di Pisa "sospenderà ogni
forma di collaborazione istituzionale e ogni accordo di scambio
con le università russe i cui rettori hanno sottoscritto un
documento in cui avallano l'invasione dell'Ucraina". Lo afferma
il direttore Luigi Ambrosio commentando il documento con il
quale l'Unione russa dei rettori sostiene le azioni di Putin.
"Ogni forma di aggressione territoriale di un paese nei
confronti di un altro - osserva Ambrosio, in una nota - deve
essere ripudiata e il fatto che accademici, certamente bene
informati e che ricoprono posizione di vertice possano
appoggiare scelte così scellerate ci lascia sgomenti. Tuttavia,
oltre a fornire il nostro aiuto a studenti ed accademici
ucraini, continueremo a sostenere la mobilità di accademici
russi, da valutare caso per caso, sulla base di accordi
individuali". "Proprio in queste ore abbiamo deciso di invitare
una collega russa - aggiunge -, con la quale nostri docenti
hanno collaborazioni in atto, a trascorrere un periodo di studio
da noi: è importante quindi tenere ben distinto il piano
istituzionale da quello dei singoli individui, ricordando che
molti accademici russi si sono espressi contro l'invasione
ucraina, anche con grande rischio personale, prima
dell'emanazione delle leggi più restrittive". La posizione della
Normale, conclude il direttore, "è del resto in linea con quella
sostenuta in queste ore dall'European University Association, di
cui facciamo parte".
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