La Regione Toscana ha prorogato
fino a domenica 3 aprile, e su tutto il territorio regionale, il
divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e
forestali a seguito dell'attuale rischio di sviluppo di incendi
boschivi legato alle condizioni climatiche. Oltre al divieto di
abbruciamento di residui vegetali (potature, sfalci, ecc),
precisa, è vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione
della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in
abitazioni o pertinenze e all'interno delle aree attrezzate.
"Anche in questi casi vanno, comunque, osservate le prescrizioni
del regolamento forestale".
La proroga, si spiega, è stata decisa partendo da tre
considerazioni: l'alto numero di incendi boschivi che si sono
sviluppati in Toscana negli ultimi dieci giorni, per la
precisione 35 roghi per 73 ettari di superficie boscata percorsi
dalle fiamme). A questi si aggiungono i 6 incendi partiti nel
pomeriggio di oggi, comunque contenuti senza grandi difficoltà
dall'organizzazione antincendi boschivi. Attualmente è impegnato
soltanto un elicottero su un evento nel comune di San Marcello
Piteglio.
Il modello indice di rischio prevede, per gran parte del
territorio, un livello di rischio molto alto per lo sviluppo di
incendi boschivi legato in particolare agli effetti prodotti dal
perdurare di condizioni meteo climatiche siccitose e dalla
presenza di ventilazione proveniente dai quadranti
settentrionali con conseguente bassa umidità relativa dell'aria.
La tendenza meteo elaborata dal Consorzio Lamm fornisce
indicazioni di un possibile abbassamento del flusso atlantico
con aumento della probabilità di pioggia solo a partire dal
30-31 marzo con a seguire un nuovo periodo caratterizzato da
bassa probabilità di precipitazioni.
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