Nel 2022, l'economia della città
metropolitana di Firenze dovrebbe registrare un rallentamento di
oltre un punto e mezzo percentuale rispetto alle previsioni di
appena pochi mesi fa: passando dal 4,5 al 3%. Un dato
provvisorio e suscettibile di ulteriori cambiamenti, essendo lo
scenario volatile e soprattutto imprevedibile. E' quanto fa
sapere la Camera di commercio di Firenze che, in una nota,
sottolinea come l'economia fiorentina in linea con quella
toscana e nazionale, "perde il suo slancio a causa del balzo dei
costi energetici e delle difficoltà di approvvigionamento,
tendenze aggravate dalla guerra Russia-Ucraina. Dopo gli effetti
negativi dell'emergenza Covid e il rallentamento dei consumi
dovuto all'inflazione, è il conflitto Mosca-Kiev a insidiare la
crescita del Pil".
Il presidente della Camera di commercio di Firenze, Leonardo
Bassilichi spiega che il "forte elemento di criticità della
nostra economia in questo momento è legato ad un quadro
geo-economico mondiale straordinariamente complesso e
imprevedibile. Le imprese in difficoltà hanno il problema di
riposizionarsi sul mercato, mentre quelle con il vento in poppa
hanno comunque il problema dei costi che sono lievitati oltre
ogni aspettativa, costringendo molti a lavorare senza più
margini o addirittura in perdita, mettendo a repentaglio la
stessa continuità aziendale".
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