"La città di Mariupol nella quale
vivevano 3 milioni di persone, non esiste più. Il sindaco di
Mariupol mi ha detto che oltre 80% degli edifici della città è
andato distrutto. Anche nella città di Kharkiv oltre 1100
edifici sono stati distrutti. Anche il sindaco di Chernihiv mi
ha confermato che la metà della città è stata distrutta. Anche
le città intorno a Kiev, quali Gostomel, Borodjanka e Iripin,
come sono state distrutte, non esistono più". Lo ha detto il
sindaco di Kiev Vitali Klitschko, intervenuto in videoconferenza
in consiglio comunale a Firenze.
"Voglio rilanciare un messaggio nei confronti di tutti gli
italiani. È' necessario che interrompiate gli accordi economici
e commerciali con le compagnie e aziende russe. I soldi che i
russi ricevono in questo momento, che arrivano grazie agli
accordi economici, non vengono investiti nell'economia nazionale
ma nelle armi. Su ogni euro, su ogni centesimo che arriva dalla
Ue in Russia questi soldi sono macchiati di sangue - ha
continuato -. Siamo consapevoli che i grandi progetti russi non
si fermeranno all'Ucraina. La ricostruzione del vecchio impero
russo può riguardare anche altri Stati come Polonia, Repubblica
Ceca e Ungheria". Secondo Vitali Klitschko "la propaganda russa
sta funzionando con molta efficienza. I russi sanno bene che le
armi più efficienti non sono i carri armati ma appunto la
propaganda e i media. Uno dei principali canali media statali
russi, Russia Today, dispone di un budget più elevato della
stessa capitale Kiev". "Secondo la Russia dobbiamo trovare un
compromesso - conclude -. Di questo compromesso dovremmo cedere
una parte dell'Ucraina, per me questo è inaccettabile, per
questo non ci rimane altro che difendere la nostra patria. Noi
ucraini abbiamo distrutto il mito dell'imbattibile e invincibile
esercito russo. Stiamo resistendo all'aggressione di uno degli
eserciti più forti al mondo e siamo riusciti a far cambiare i
loro obiettivi: i loro membri dell'esercito sono dei mercenari,
ricevono dei soldi per quello che stiamo facendo. Noi invece
stiamo lottando per difendere le nostre famiglie, i nostri
figli, le nostre abitazioni"
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