Condannati in rito abbreviato a 3
anni e 1 mese di reclusione i due giovani, 23enni all'epoca dei
fatti, accusati di omicidio preterintenzionale per aver colpito
nel luglio del 2017, con pugni alla testa, un tassista, Gino
Ghirelli di 69 anni, provocandogli lesioni per le quali l'uomo
morì dopo essere rimasto in coma due anni. Il loro difensore,
avvocato Vittorio Sgromo, aveva chiesto per entrambi
l'assoluzione "perché il fatto non costituisce reato",
sostenendo che avessero agito per legittima difesa. Il pubblico
ministero Alessandro Piscitelli aveva chiesto al gup Federico
Zampaoli 6 anni e 8 mesi.
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