Restaurare, per la prima volta al
mondo, una tela del '500 usando anche un mix di idrolato di
arancia amara e di olio essenziale di corteccia di cannella. E'
quanto fatto dall'Opificio delle Pietre dure di Firenze in
collaborazione con la Microbiologia del Policlinico Agostino
Gemelli Irccs sulla tela 'Il silenzio' di Jacopo Zucchi che,
insieme ad altre otto, orna il soffitto ligneo della Terrazza
delle Carte Geografiche degli Uffizi, riaperta al pubblico dopo
il restauro.
"Il Silenzio - spiega Maura Di Vito, ricercatrice in
microbiologia e microbiologia clinica all'Università Cattolica -
presentava una colonizzazione da biodeteriogeni fungini sulla
parte posteriore della tela". Di Vito spiega poi che "da anni
stiamo portando avanti delle ricerche sull'impiego degli oli
essenziali e degli idrolati nei restauri" e "abbiamo chiesto le
opportune autorizzazioni alla direzione degli Uffizi per
utilizzare questo 'trattamento' su 'Il Silenzio', tela del 1572
dipinta da Jacopo Zucchi. La proposta di restauro 'green' è
stata accolta positivamente, così siamo partite con un lavoro in
tandem tra Roma e Firenze".
Dell'intervento sull'opera di Zucchi si parla anche nel
volume dedicato alla storia e al restauro del terrazzo della
carte geografiche, presentato oggi a Firenze. Il libro propone
370 immagini che documentano la storia del terrazzo, 30
contributi di esperti e 102 documenti, per lo più inediti, che
attestano la ricerca d'archivio. "Dopo il restauro appena
completato - commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi
Eike Schmidt - le acque delle carte sono ridiventate azzurre e
chiare, hanno di nuovo acquistato la limpidezza persa per
secoli. Lo stesso si può dire delle colline rilevate, quasi
tridimensionali, e verdi come dopo una pioggia primaverile,
dipinte nel dominio vecchio dello Stato di Firenze e del
recentemente acquisito dominio nuovo dello Stato di Siena. Lo
stesso effetto di felice disvelamento si è verificato, con la
pulitura, anche per gli oltre 1.200 toponimi vergati in oro e
nero".
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