E' morto a 50 anni Walter De
Benedetto: l'uomo, che viveva a Olmo, nel comune di Arezzo, era
uno dei malati simbolo della battaglia per la liberalizzazione
della cannabis a scopo terapeutico. Malato da anni di grave
forma di artrite reumatoide, nell'aprile di un anno fa era stato
assolto, perché il fatto non sussiste, dall'accusa di aver
coltivato a casa marijuana: per il gup di Arezzo la produceva e
utilizzava a scopo terapeutico per la sua malattia.
Nel suo ultimo appello al Parlamento, lo scorso 17 marzo,
ricorda l'associazione Meglio legale, De Benedetto aveva
scritto: 'Ci sentiamo scoraggiati perché sembra che il nostro
Stato preferisca lasciare 6 milioni di consumatori nelle mani
della criminalità organizzata anziché permettergli di coltivarsi
in casa le proprie piantine' e concludeva, come sempre,
ricordando a tutti che 'Il dolore non aspetta'". De Benedetto,
si ricorda, era affetto da artrite reumatoide da giovanissimo,
da oltre 35 anni, e avrebbe compiuto 51 anni quest'anno. Aveva
deciso di coltivare cannabis "per supplire alle mancanze del
Sistema sanitario che non gli garantiva la terapia, nonostante
la regolare prescrizione. Costretto ad affrontare un processo,
con la sentenza dello scorso aprile 2021, si è sancita la sua
non colpevolezza: l'utilizzo della cannabis è stato dichiarato
strettamente legato ai fini terapeutici".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA