"Questa mattina sono rimbalzate
sulla stampa le dichiarazioni del presidente Jsw rilasciate sul
Financial Times circa la vendita degli stabilimenti di Piombino
e Texas per investire nel settore edilizio. Notizie smentite dal
vicepresidente Carrai durante una telefonata in cui le
segreterie provinciali Fim-Fiom-Uilm hanno chiesto una smentita
ufficiale e scritta che al momento ancora aspettiamo". Così le
segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm e le rsu di Jsw
Piombino Logistic e Gsi sulla notizia dell'intenzione di Sajjan
Jindal vendere l'acciaieria Jsw Steel Italy di Piombino
(Livorno). In assenza di una smentita i sindacati, scrivono in
una nota congiunta, ricavano che Jsw "si muove in modo opaco,
che gioca su più tavoli contemporaneamente, quello di Invitalia
e quello con i nuovi possibili acquirenti; che il Governo o non
gestisce ed è totalmente al buio, oppure agisce senza aver
coinvolto e condiviso né con le istituzioni locali né con le
parti sociali, tenendo tutto nel segreto della stanza dei
bottoni" e che "la conferma che la ricca commessa delle rotaie
se verrà assegnata a Jsw non si produrrà a Piombino". Le sigle
chiedono quindi alle istituzioni e alla politica di "chiedere
con una sola voce un incontro urgente e chiarificatore" e di
"fermare l'assegnazione della commessa delle rotaie senza la
garanzia che siamo prodotte a Piombino".
Anche la sigla Usb interviene chiedendo un incontro urgente
al ministero: "Il Governo ha gravi responsabilità, di come ha
gestito questa partita e di come ha permesso per l'ennesima
volta che una multinazionale si faccia 'cavalletta' della
comunità a danno di tutti. Chiediamo subito, un incontro urgente
al Ministero dello Sviluppo Economico, in presenza del ministro
Giorgetti, della Regione Toscana e di tutti gli enti locali. È
necessario subito un confronto senza perdere un minuto di
tempo".
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